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Formia, casa dei campioni: tre giorni di formazione con il Corso Nazionale Insegnanti Tecnici 2025

Il Centro di Preparazione Olimpica “Bruno Zauli” di Formia ha ospitato nel weekend la nuova edizione del Corso Nazionale Insegnanti Tecnici 2025, uno degli appuntamenti più attesi della stagione formativa promossa dalla Federazione Italiana Taekwondo. Un corso sentito e partecipato: corridoi affollati, strette di mano e sorrisi che raccontano la voglia di confronto di un movimento in crescita.

L’edizione prevedeva tre percorsi: Aggiornamento Allenatori, Formazione per Aspiranti Allenatori e Aspiranti Istruttori (con esame di qualifica) e Esami di DAN dal 4° al 9°.

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L’apertura: “Un corso senza distanze”

Ad aprire i lavori nella giornata inaugurale il Presidente Angelo Cito, che ha accolto i partecipanti e presentato i tecnici della World Taekwondo, Park Seungjin e Kang Yujin, protagonisti di alcune sessioni cardine del programma.

“Un corso senza distanze: è questa l’idea che ci guida. Qui il valore nasce dal dialogo e dal confronto, perché solo ascoltandoci e mettendo in comune le esperienze possiamo crescere come comunità tecnica. Formia è il luogo dove si allenano i talenti, ma soprattutto dove si coltivano valori e metodo. In questi giorni vogliamo condividere visioni, aprire piste nuove e creare le basi per un Taekwondo italiano sempre più preparato, unito e contemporaneo.”

L’atmosfera è quella delle grandi occasioni: docenti e corsisti fianco a fianco, appunti, domande, esercitazioni. Tre giorni per mettere in circolo idee, pratiche e strumenti: un vero laboratorio a cielo aperto.

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“Allenare i dati per perseguire i risultati”: la lezione del Segretario Generale

La prima giornata ha dato spazio al tema della cultura dei dati con l’intervento del Segretario Generale Simone Caioli: “Allenare i dati”. Un titolo che è già un programma.

“Non sono solo numeri. Sono scelte, direzioni, risultati. Imparare a leggere i dati significa vedersi meglio, capire dove migliorare e dove investire energie. È un cambio di mentalità: un’ASD che usa i dati con consapevolezza diventa più solida, sostenibile e pronta a crescere. Vogliamo accompagnare i tecnici a trasformare le informazioni in decisioni.”

Dall’analisi delle partecipazioni alle metriche d’impatto dei progetti, fino all’uso pratico di piccoli cruscotti per la pianificazione: un percorso pragmatico, pensato per chi allena e coordina.

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Esercitazioni tecniche: la prospettiva vista dai tecnici della World Taekwondo

Cuore pulsante della giornata, la sessione con i tecnici della World Taekwondo, Park Seungjin e Kang Yujin: “Proposte di esercitazioni tecniche nell’allenamento di Taekwondo”.

“La qualità dell’esecuzione nasce dall’equilibrio fra metodo, ripetizione intelligente e variabilità,” hanno sottolineato.

“Portiamo esercizi scalabili per livelli diversi, con attenzione alla progressione, al timing e alla lettura dell’avversario. L’obiettivo è integrare tecnica e decision making, perché l’atleta sia autonomo e reattivo nelle situazioni reali.”

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Innovazione che si vive tra passato e futuro: il Virtual Taekwondo per tutti

Spazio anche alla dimensione innovativa con l’intervento di Matteo Cito, Responsabile del Dipartimento Internazionale: “Introduzione al Virtual Taekwondo”.

“Il Virtual Taekwondo non sostituisce, amplia. È un terreno nuovo per allenamento, promozione e competizione, che parla a pubblici giovani e digitali. Non vogliamo raccontarlo: vogliamo farlo provare. Per questo, durante il corso è attiva una postazione dedicata: i tecnici possono entrare in prima persona nell’esperienza, coglierne potenzialità didattiche e opportunità di engagement.”

L’area test è stata tra le più affollate: curiosità, domande e prime sperimentazioni hanno segnato una partecipazione viva e concreta.

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Formia, luogo di formazione e di comunità

Tra una lezione e l’altra, il CPO ricorda a tutti la sua natura: qui si preparano i campioni, ma soprattutto si preparano le persone che li accompagnano. L’energia dei tanti partecipanti – dalla prima fila agli ultimi posti in palestra, dai tecnici di lunga esperienza agli aspiranti istruttori ha dato il tono alla prima giornata: calore, attenzione, voglia di mettersi in gioco.

Un legame ribadito dal Presidente Angelo Cito durante il suo discorso di apertura: “tre giorni per condividere esperienze, conoscenze e una visione comune: progredire insieme per costruire il futuro del Taekwondo italiano.”

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Metodo, pratica e una comunità che cresce

Il secondo giorno del Corso Nazionale Insegnanti Tecnici 2025 al CPO “Bruno Zauli” di Formia è iniziato all’alba, nel campo sportivo all'aperto che ha fatto da cornice tra tutti i partecipanti. Tecnici esperti e aspiranti istruttori fianco a fianco, riscaldamento, preparazione tecnica e voglia di sperimentare. Fin dalle prime ore del mattino si è percepita una direzione precisa: unire metodo e pratica per portare in palestra contenuti realmente applicabili.

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Sguardo al futuro: il nuovo sistema competizioni

La sessione d’aula di questa seconda giornata ha avuto inizio unendo ciò che accade sul campo con ciò che determina il ranking internazionale: struttura, logiche e percorso del taekwondo internazionale.

A guidare i lavori è stato Luigi Fattizzo, Responsabile del Dipartimento Sport della FITA, che ha illustrato con chiarezza le novità del sistema competizioni (classificazione eventi, coefficienti ranking, criteri di accesso e passaggi di categoria) e, soprattutto, come tradurle in scelte concrete già in palestra.

Fattizzo ha mostrato passo-passo procedure e funzioni delle aree riservate dei portali federali: iscrizioni, calendario, modulistica e report utili alla pianificazione. “Dalla palestra si costruisce la gara — ha sottolineato — e una programmazione informata permette all’atleta di arrivare preparato in modo strategico, in linea con l’evoluzione dello sport moderno.”

Un intervento molto partecipato, che ha dato ai tecnici strumenti operativi e una rotta chiara: leggere i dati, usare i portali al meglio e pianificare la stagione con decisioni fondate, dall’allenamento quotidiano fino all’evento internazionale.

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Sguardo internazionale e didattica scalabile

Il confronto si è allargato con la sessione dei tecnici della World Taekwondo, Park Seungjin e Kang Yujin. La loro proposta ha insistito su progressioni scalabili, variabilità dei ritmi e lettura dell’avversario: esercizi semplici, ma costruiti per aumentare la qualità del gesto e l’autonomia decisionale dell’atleta. È il tipo di didattica che i tecnici possono riportare subito in palestra, adattandola a età e livelli diversi senza perdere l’intento tattico.

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“Lo sport al centro”: Carlo Molfetta racconta i Giochi del Mediterraneo 2026

Nel corso della giornata Carlo Molfetta – oro olimpico a Londra 2012 e oggi Direttore Generale dei Giochi del Mediterraneo – ha salutato con affetto i partecipanti, ricordando “i tanti giorni di lavoro, sudore e sogni” vissuti proprio a Formia, luogo che per lui “sa di casa”.

Molfetta ha poi presentato il progetto dei Giochi del Mediterraneo, manifestazione sportiva multidisciplinare in programma nel 2026, sottolineandone la portata e la visione: un evento che, nelle sue parole, “sarà grande non solo per i numeri, ma per la capacità di mettere lo sport al centro, davanti agli occhi del mondo, come strumento di crescita, dialogo e futuro”.

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Programmi federali: strumenti, rete, visione

Nel primo pomeriggio il Presidente Angelo Cito ha ricordato quanto sia importante comprendere il percorso di una Federazione dal punto di vista agonistico, senza mai dimenticare i valori che sono alla base del Taekwondo. Valori che non possono essere separati dallo sport stesso.

Ha ricordato come la Taekwondo Humanitarian Foundation, voluta dal Presidente della World Taekwondo, Chungwon Choue, e realizzata anche grazie al contributo dell’Italia, rappresenti l’esempio concreto di questa visione.

Dall’accoglienza riservata all’atleta rifugiato iraniano Hadi Tiranvalipour, alle attività svolte dopo il terremoto di Amatrice, fino ai campi rifugiati in Giordania dove oltre 120.000 persone trovano anche nella nostra disciplina una forma di speranza. Oggi, in quei campi, oltre 200 cinture nere sono il simbolo di quanto i nostri Maestri riescano a costruire anche nei luoghi più difficili. Grazie a tutte queste azioni il Taekwondo diventa solidarietà, crescita e riscatto.

“È questo che intendo quando parlo dei valori del Taekwondo: qualcosa che va oltre lo sport” ha detto il Presidente. “E siamo qui, in questo corso, anche per tutelare e alimentare tutto questo.”

Il Presidente ha poi sottolineato il ruolo fondamentale dei Maestri: “Chi pretende rispetto deve saperlo dare, e farlo attraverso l’esempio. È questa la responsabilità di chi sceglie di guidare.”

Perché il Taekwondo mantenga la sua essenza, tutto passa da chi insegna. Ma allo stesso tempo, è necessario continuare a rendere il nostro sport sempre più interessante e accattivante per il CIO, affinché resti parte del programma olimpico. Lo sport evolve, e con esso deve evolvere anche la capacità dei Maestri di formare atleti pronti ad adattarsi.

“La crescita della nostra Federazione – ha concluso Cito – potrà avvenire solo se comprenderemo fino in fondo l’importanza e la responsabilità che abbiamo nella formazione degli atleti che domani rappresenteranno l’Italia nel mondo.”

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Periodizzazione e trasferimento in gara: due facce della stessa medaglia

La seconda parte della giornata ha alternato i gruppi tra periodizzazione (modello, blocchi, monitoraggio) e relazione tra allenamento e gara. L’idea di fondo è semplice e potente: un piano vale solo se ciò che si allena è riconoscibile in gara.

Per questo si è lavorato su indicatori pratici (carichi, intensità, densità) e sulla costruzione di esercizi “funzionali”, in cui decisione, spazio e tempo somiglino davvero al combattimento. Quando la programmazione in palestra incontra la realtà del campo di gara, l’atleta cresce in modo misurabile.

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Domenica sul tatami: l’aggiornamento Taegeuk chiude il corso

Domenica di sport a Formia, all’aperto, con una partecipazione davvero numerosa per l’Aggiornamento Taegeuk Poomsae guidato dal M° Andrea Notaro, Direttore Nazionale Italiana Poomsae. Una sessione intensa e molto concreta: ripasso dei principi (linee, direzioni, ritmo), cura di posture e transizioni, gestione della respirazione e del tempo d’esecuzione secondo i criteri della World Taekwondo.

Il lavoro ha alternato dimostrazione, correzioni puntuali e progressioni scalabili per fasce d’età e livelli, con focus sugli errori ricorrenti (ampiezza dei passi, allineamento delle braccia, altezza dei calci) e sugli strumenti per trasferire in palestra una didattica chiara e uniforme. Clima di grande attenzione e condivisione: un aggiornamento che ha unito qualità tecnica e spirito di squadra, nello scenario ideale del Centro di Preparazione Olimpica.

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Esami finali: il sigillo di tre giorni ad alto livello

Giunti al fatidico momento degli esami si è sentita l’energia di Formia: livello in crescita prova dopo prova, concentrazione assoluta e quell’adrenalina buona che spinge a dare il meglio.

Le commissioni hanno valutato con rigore tecnica, timing, gestione del ritmo e qualità dell’esecuzione; i candidati hanno risposto con pulizia del gesto, consapevolezza e presenza. È stato il naturale esito di tre giorni intensi di studio e pratica condivisa: programmazione, metodo e confronto trasformati in risultati concreti. Per molti, un nuovo traguardo; per tutti, un punto di partenza più alto da cui continuare a crescere.

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Un clima che fa la differenza

Formia conferma la sua vocazione: luogo di eccellenza tecnica e, allo stesso tempo, casa del taekwondo. Domande puntuali, confronto costante nei corridoi, curiosità autentica verso l’innovazione (Virtual Taekwondo in testa) hanno fatto emergere un clima partecipato con la volontà di eccellere. Non si tratta di “seguire lezioni”, ma di costruire insieme un linguaggio comune.

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