Il Taekwondo è diventato sport olimpico ufficiale a partire dai Giochi di Sydney 2000 ed è stato confermato tra i 25 "core sport" a partire da Tokyo 2020 e per le edizioni successive.
Ai Giochi di Pechino 2008, l’Italia ha conquistato la sua prima medaglia olimpica nel Taekwondo con Mauro Sarmiento, argento nella categoria –80 kg.
Il successo più grande arriva con le Olimpiadi di Londra 2012, dove Carlo Molfetta porta l’Italia sul tetto del mondo, conquistando la storica medaglia d’oro nella categoria +80 kg. Molfetta è stato il primo atleta occidentale a vincere la categoria dei pesi massimi, da sempre la più ambita negli sport da combattimento.
Nella stessa edizione, arriva anche la seconda medaglia di Sarmiento, questa volta di bronzo, confermando la solidità della squadra azzurra. Grazie a questi risultati, l’Italia si piazza al 2º posto nel medagliere olimpico del Taekwondo e al 10º nella classifica generale dei Giochi di Londra.
Alle Olimpiadi di Tokyo 2020, arriva la seconda medaglia d’oro per il Taekwondo italiano: Vito Dell’Aquila compie un autentico capolavoro nella -58 kg, vincendo in un’edizione segnata dalla pandemia. Un’impresa memorabile, frutto di determinazione e visione. Prima della partenza aveva dichiarato: “Andrò alle Olimpiadi non come spettatore, non solo per partecipare, ma per vincerle! Il mio obiettivo è solo quello!”
A Parigi 2024, il Taekwondo italiano ha nuovamente brillato grazie a Simone Alessio, che ha conquistato la medaglia di bronzo nella categoria -80 kg, salendo per la prima volta sul podio olimpico dopo essere già stato campione del mondo. Subito dopo la gara, Simone ha dichiarato: "Sono contento di aver portato una medaglia alla nostra federazione, perché tutto il lavoro svolto lo merita. Questa medaglia è per il Presidente, per tutti i dipendenti federali che ormai sono come una famiglia, e per tutto lo staff tecnico che ha fatto un lavoro immenso. Questa medaglia non è solo mia, ma di tutti loro che mi hanno supportato in modo perfetto in questi anni. Certo, c'è il rammarico di non aver portato l'oro, perché per il lavoro svolto lo avremmo meritato. Tuttavia, ho avuto la fortuna di avere una seconda possibilità e di prendere il bronzo, e mi riconosco il merito di essere stato in grado di conquistarlo."
Nel Parataekwondo, disciplina entrata nel programma ufficiale paralimpico a partire da Tokyo 2020, l’Italia ha celebrato un traguardo storico con Antonino Bossolo, che ha vinto la medaglia di bronzo nella categoria K44 -63 kg, portando per la prima volta il tricolore sul podio paralimpico di questa disciplina. Dopo la gara, Antonino ha raccontato: "A Tokyo ho avuto una bastonata talmente forte che mi ha distrutto proprio psicologicamente, poi ho reagito ma mi sono infortunato in semifinale e ho perso anche la possibilità di vincere la medaglia di bronzo. Oggi invece ero sereno, tranquillo, stavo bene: avevo vinto il primo incontro tranquillamente, però il mio avversario in semifinale era ostico, lo conosco bene, a Tokyo era il primo del ranking e cinque volte campione del mondo anche lui. Però ce la siamo giocata, sapevamo che vinceva chi faceva un punticino in più, purtroppo stavolta è andata bene a lui."
Il Taekwondo era presente come sport dimostrativo ai Giochi di Seoul 1988 e Barcellona 1992, con 8 categorie maschili e 8 femminili, successivamente ridotte a 4 per ciascun genere. Nonostante il carattere non ufficiale, l’Italia riuscì a distinguersi anche in quelle edizioni, conquistando quattro medaglie (due argenti e due bronzi).
EDIZIONI
Paris 2024
Atleti: Vito Dell'Aquila -58 kg, Simone Alessio BRONZO -80 kg, Ilenia Matonti -49 kg, Antonino Bossolo -63 kg K44 ParaTaekwondo








Tokyo 2020
Atleti: Vito Dell'Aquila ORO -58 kg, Simone Alessio -80 kg, Antonino Bossolo -61 kg K44 ParaTaekwondo








Londra 2012:
Atleti: Carlo Molfetta ORO +80 kg, Mauro Sarmiento BRONZO -80 kg




Pechino 2008:
Atleti: Mauro Sarmiento ARGENTO -80 kg, Veronica Calabrese -57 kg, Leonardo Basile +80 kg




Atene 2004:
Atleti: Cristiana Corsi -57 kg, Carlo Molfetta-68 kg, Daniela Castrignanò +67 kg
Sydney 2000:
Atleti: Cristiana Corsi -57 kg, Claudio Nolano -68 kg, Mario De Meo -80 kg
Barcellona 1992 (dimostrativo):
Atleti: Piera Muggiri ARGENTO -47 kg, Domenico D'Alise BRONZO -58 kg, Luca Massaccesi BRONZO -64 kg, Sabrina Agarbati -43 kg
Seoul 1988 (dimostrativo):
Atleti: Luigi D'Oriano ARGENTO -76 kg, Dario Manca -50 kg, Geremia Di Costanzo -54 kg, Roberta Parisella -51 kg,