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Lo sport come ponte per la pace: la FITA alla Conferenza per la Ripresa dell’Ucraina

Al Roma Convention Center “La Nuvola” si è svolta oggi la Conferenza per la Ripresa dell’Ucraina – URC2025, evento di respiro internazionale co-organizzato dai governi italiano e ucraino. Una giornata importante, segnata dal dialogo tra istituzioni, sportivi e realtà giovanili, per promuovere lo sport come strumento di pace, inclusione e coesione intergenerazionale.

La Federazione Italiana Taekwondo (FITA) è stata invitata a partecipare all’evento e ha portato il proprio contributo con l’intervento del Presidente Angelo Cito, relatore nel panel “Dalla politica all’azione: ecosistema di sviluppo giovanile, lo sport come ponte per la coesione intergenerazionale”.

“All’inizio mi sono chiesto: cosa posso fare concretamente?”, ha raccontato il Presidente Angelo Cito durante il suo intervento. “Così ho chiamato il Presidente della Federazione Ucraina, che mi ha risposto: 'Abbiamo bisogno di un posto dove far allenare i nostri atleti in vista dei Mondiali'. Da lì è partito tutto. Grazie al sostegno del Ministro Abodi e dell’allora Presidente del CONI, Giovanni Malagò, siamo riusciti fin da subito a garantire loro ospitalità al Centro di Preparazione Olimpica di Roma. Da allora sono passati tre anni. Quei ragazzi e quelle ragazze sono diventati maggiorenni, si sono iscritti all’università e sono cresciuti come persone e come atleti. Oggi sono un esempio anche per i nostri giovani."

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Alla tavola rotonda, hanno preso parte figure istituzionali e olimpionici di rilievo, tra cui: Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani; Matviy Bidnyi, Minister of Youth and Sports of Ukraine; Glenn Micallef, EU Commissioner for intergenerational fairness, youth, culture and sport; Andrii Chesnokov, Deputy Minister of Youth and Sports of Ukraine; Olga Harlan, campionessa olimpica di scherma (Ucraina); Pilvi Torsti, direttrice della European Training Foundation; Julian Kritsak, responsabile della ONG giovanile “3.5%”; Oleksandr Androshchuk, medaglia d’oro agli Invictus Games; Manuela Di Centa, campionessa olimpica ai Giochi di Lillehammer 1994.

A rappresentare un esempio concreto di solidarietà e sport come strumento di integrazione, era presente anche la delegazione di atleti ucraini che dal marzo 2022 è ospite presso il Centro di Preparazione Olimpica di Roma, dove si allena stabilmente con la Nazionale italiana di Taekwondo.

Si tratta di Mariia Labuzova, Renata Podolian, Andrii e Oleksandr Chumachenko, e Mykhailo Korsak: cinque giovani atleti che hanno saputo trovare nello sport una nuova casa e un’opportunità di crescita, dentro e fuori dal campo di gara. Nell’ottobre 2023 hanno avuto l'occasione di incontrare anche Thomas Bach, allora presidente del CIO, in visita al Centro Tecnico Federale, in un momento simbolico di forte valore umano e sportivo.

Nel 2022 e 2023 hanno partecipato ai Campionati Italiani con il Team Rifugiati FITA, rendendosi protagonisti di un percorso di sport e resilienza. Un riconoscimento speciale è andato a Mykhailo e Andrii, che hanno avuto l’opportunità di assistere il Team Italia nel percorso verso le Olimpiadi di Parigi 2024 in qualità di sparring partner di Simone Alessio e Vito Dell’Aquila, un gesto che ha suggellato la loro dedizione e il loro contributo alla preparazione olimpica.

"Dico sempre - ha aggiunto il Presidente Cito - che quando si comincia a parlare di pace, significa che la guerra è già iniziata. Ed è proprio in quel momento che serve la collaborazione di tutti. E c’è stata. Ho seguito le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: non solo abbiamo accolto questi atleti nel Centro di Preparazione Olimpica, ma tante nostre società sportive affiliate in tutta Italia hanno aperto loro le porte. In questi anni, questi ragazzi non hanno mai preteso nulla. Hanno partecipato agli European Games e ad altre competizioni internazionali con la nostra delegazione. Hanno affiancato i nostri campioni olimpici nella preparazione, contribuendo anche ai loro successi. Su questo punto posso dirlo con forza: la guerra ha perso. Non è riuscita ad abbattere i loro sogni. E attraverso l’accoglienza, abbiamo dato vita concreta ai valori olimpici. Oggi, voglio ringraziarli per l’esempio straordinario che hanno saputo offrire a tutti noi.”

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Essere presenti con una testimonianza concreta a un evento di tale rilevanza internazionale, svoltosi proprio a Roma, ha rappresentato per la Federazione Italiana Taekwondo un momento di grande orgoglio e responsabilità. Contribuire al dialogo, portando l’esempio tangibile di integrazione e coesione offerto dagli atleti ucraini ospitati presso il Centro di Preparazione Olimpica, ha rafforzato il ruolo dello sport come linguaggio universale capace di unire e costruire ponti duraturi tra popoli e generazioni.