L’Italia del taekwondo si conferma protagonista ai Campionati Europei Under 21, grazie a prestazioni di altissimo livello che regalano emozioni e medaglie al movimento azzurro. Tra i grandi protagonisti c’è Mattia Molin, che nella categoria +87 kg conquista una prestigiosa medaglia d’argento al termine di un torneo straordinario. Dopo aver dominato la fase eliminatoria con vittorie nette contro avversari di spessore come Keri Kuecueksungur, Ivan Mediavilla e Aliaksei Tarchyla, Molin si è fermato in finale contro il fortissimo Nikita Kriuchkov, cedendo 0-2 (3-8, 2-11) in un match dove il russo ha imposto il suo ritmo fin dall’inizio. Nonostante la sconfitta, l’argento di Molin è un risultato di grande valore, che conferma il suo status tra i migliori della sua categoria e arricchisce il bottino azzurro.
A portare in alto il tricolore è anche Elisa Bertagnin, che nella -46 kg femminile conquista una meritatissima medaglia di bronzo. Il suo percorso è stato caratterizzato da prestazioni di grande carattere, con vittorie autorevoli contro avversarie di livello come Olga Desylla e Ingrid Gab Busuioc. Ai quarti ha superato Evgeniia Puchkina in modo brillante, ma in semifinale si è dovuta arrendere alla turca Hayrunnisa Gurbyz, al termine di due round combattuti (7-10, 7-12). La medaglia di Elisa è un premio al suo impegno e rappresenta una promessa per il futuro.
Queste medaglie si aggiungono all’oro di Dennis Baretta, che ha dominato la categoria -63 kg maschile con prestazioni eccezionali culminate nella vittoria finale, e al bronzo di Ludovico Iurlaro, che nella stessa categoria ha completato un podio quasi tutto azzurro (leggi l'articolo). Con due ori, un argento e due bronzi, la spedizione italiana si conferma tra le migliori d’Europa, grazie al lavoro costante della Federazione Italiana Taekwondo e al talento dei suoi atleti.
Le prestazioni di Molin, Bertagnin, Baretta e Iurlaro sono la dimostrazione del grande valore del taekwondo italiano, che continua a crescere e a ritagliarsi un ruolo da protagonista nel panorama internazionale. Un’edizione degli Europei da incorniciare, che lascia il segno e pone solide basi per il futuro.