Comunicato Segretario Generale

Ho ritenuto opportuno e doveroso, in qualità di Responsabile della Preparazione Olimpica, fornire precisazioni in relazione a quanto apparso ieri su “La Gazzetta dello Sport”, a garanzia e a tutela della Squadra Nazionale e di tutti quegli atleti che, con allenamenti e sacrifici, coltivano giorno per giorno il sogno di conquistare il proprio posto fra gli Azzurri e la possibilità di competere alle Olimpiadi.

L’atleta Mauro Sarmiento, dopo le Olimpiadi di Londra, ha manifestato la volontà di non riprendere i raduni presso il Centro di Preparazione Olimpica di Roma, poiché aveva scelto di dedicare il proprio tempo e le proprie energie alla figlia che, di lì a poco, lui e la sua compagna avrebbero avuto.
In base a quanto previsto dal “Accordo CONI – Atleti Club Olimpico”, tale scelta, sebbene nobile e comprensibile, avrebbe rischiato di escludere Sarmiento dal Club Olimpico del CONI categoria “MEDAGLIATI” e di privarlo dei relativi benefici. Tale status è infatti vincolato, fra le altre cose, al proseguimento dell’attività sportivo-agonistica. Affinché egli potesse onorare tale condizione, la FITA, si è adoperata in ogni modo ed in tempi record per garantirgli una struttura sportiva dove egli potesse continuare ad allenarsi e a rispettare i propri impegni, garantendogli contrattualmente il supporto del tecnico federale, Maestro Roberto Baglivo. La FITA ha inoltre continuato ad assicurare all’atleta tutti i privilegi di cui godeva a Roma, compresa una diaria mensile che egli percepisce tutt’oggi. Nonostante tutto, Sarmiento decide, allo scadere del 2013, di interrompere del tutto gli allenamenti.
Nel Novembre 2014, egli manifesta al sottoscritto la volontà di riprendere l’attività agonistica. Nonostante l’evidente carenza dal punto di vista della condizione atletica e la modesta posizione nel Ranking Internazionale, si decide, in accordo con il D.T. della Nazionale, di concedere quest’ulteriore possibilità convocandolo al Raduno Nazionale del 2 gennaio 2015. Il tentativo non ha buon esito, in quanto egli abbandona il Raduno, dichiarando di non essere più disposto a riprendere la “vita da raduno permanente”,rinunciando di fatto alla convocazione. Invitato quindi dalla Federazione a confrontarsi con il G.S. Esercito, egli mi comunica che, in accordo con i propri responsabili, avrebbe preferito gareggiare come atleta del G.S. Esercito piuttosto che con i colori della Nazionale, in modo da evitare “qualunque tipo di pressione mediatica” e potendo così allenarsi a casa per proprio conto. Ottiene inoltre dalla FITA ulteriori concessioni atte a far sì che la compagna potesse seguirlo sia durante gli allenamenti a Mesagne sia come coach nelle gare internazionali. Mauro dovrà evidentemente chiarire prima a se stesso e poi a noi tutti cosa intende affermare quando sostiene di essere stato “dimenticato”!
Dal 2012 ad oggi, nonostante ogni tipo di agevolazione, Sarmiento partecipa solamente a due gare: una tappa del Grand Prix, a Manchester, nel 2013 e lo Spanish Open del 11-12 aprile 2015, perdendo in entrambi i casi al primo incontro.

A conclusione, posso garantire che Mauro Sarmiento e la sua compagna hanno sempre e costantemente goduto, per quanto mi risulti, della massima disponibilità da parte di tutti, FITA, Esercito e CONI, oltre che del mio personale e quotidiano interesse a risolvere qualsivoglia problema, anche al di fuori della sfera prettamente sportiva. Voglio sinceramente sperare che tale disponibilità non sia stata fraintesa e che si sia pensato, in qualche modo, di poter ignorare quei valori di correttezza, merito e rispetto che sono alla base dello Statuto Federale e che hanno giocato un ruolo fondamentale nella crescita del nostro Sport in Italia e nel mondo.

Il Segretario Generale

Angelo Cito

 

DOCUMENTO CORRELATO:

Accordo CONI - ATLETI CLUB OLIMPICO