Messaggio del Presidente "Alla Famiglia TAEKWONDO"

Prima di tutto vorrei ricordare quanti mi hanno scritto con tutti i mezzi a loro disposizione (sms, facebook, posta elettronica…) felicitandosi con me e congratulandosi per il grande successo dell’Italia ai Giochi di Londra 2012. Sono centinaia i messaggi che ho ricevuto, e con sincerità riconosco che mi hanno commosso per la loro vicinanza e per il modo con cui ci hanno fatto sentire una unica e Grande Famiglia unita nella gioia. Non posso naturalmente rispondere personalmente ad ogni messaggio, e quindi colgo questa occasione per ringraziarli tutti e unirli tutti in un grande abbraccio ed in un evviva!

Dopo l’argento di Pechino, la FITA si riconferma federazione da medaglia, migliorando addirittura il suo palmares con un oro di Molfetta ed un bronzo di Sarmiento. Due atleti qualificati e due medaglie. Carlo é entrato nella storia del Taekwondo. Della finale sua finale ne sta ancora parlando tutto il mondo, dipinta come un combattimento esemplare da raccontare negli anni a venire.

Grazie all'’Oro di Carlo, l'Italia ha fatto un salto di 2 posizioni nel medagliere delle nazioni: dalla decima all’ottava posizione, eguagliando la posizione di Pechino.

Non dobbiamo dimenticare però, che dietro questi i risultati c'è una squadra di professionisti composta dal Maestro Yoon, allenatore e grande stratega e dal suo assistente Nolano; dal preparatore atletico Grisoli e il fisioterapista Panunzi e dagli pscicologi, dott. Mucelli (per Molfetta) e dott. Tamorri (per Sarmiento), dall'immancabile dottor Flotti e dall'attenta vigilanza del nostro capo della Preparazione Olimpica, Angelo Cito, il nostro Segretario Generale. Infine voglio ringraziare i consiglieri, i presidenti regionali e i moltissimi tifosi che erano presenti a Londra.

L’investimento che abbiamo fatto in questi anni si è sviluppato su più binari: da quello tecnico, con il raduno permanente, la partecipazione agli eventi ufficiali e ai numerosi open (che contribuiscono al ranking mondiale) e con diversi periodi di allenamento con atleti molto competenti provenienti dalle diverse squadre universitarie coreane; a quello organizzativo, con la realizzazione di Campionati Italiani di altissimo livello tecnico che hanno visto un crescita esponenziale di anno in anno. Per non dimenticare l'investimento tecnologico, con la scelta lungimirante fatta quattro anni fa di usare in tutte le nostre manifestazioni sportive gli apparati elettronici che poi sono stati scelti per i Giochi di Londra, con un indubbio vantaggio per i nostri atleti che hanno potuto adeguarsi per tempo agli standard mondiali, raggiungendo alte graduatorie nella classifica mondiale.

Nel medagliere Olimpico del taekwondo l'Italia è 2° nella classifica maschile e 5° in quella generale insieme al Regno Unito e subito dietro alla Corea e alla Turchia (terze). Da non sottovalutare il fatto che la Fita per conquistare queste medaglie ha speso meno di tutti gli altri paesi.

Oltre al successo della nostra Nazionale, vorrei però sottolineare che i Giochi di Londra sono stati un successo per tutto il movimento del Taekwondo. Le gare si sono svolte in modo quasi perfetto, il pubblico ha riempito il palazzetto tutti i giorni e gli spettatori erano aiutati a seguire le gare, coinvolti pienamente in tutto quello che succedeva.
C'era una tecnologia all’avanguardia e nuovi regolamenti permettevano ai coach di effettuare l’eventuale reclamo su un presunto errore tramite una richiesta ufficiale che permetteva loro di visionare l’azione alla moviola su grandi schermi. L’arbitraggio poi, è stato di altissimo livello, anche qui aiutato dalla tecnologia e dalle corazze elettroniche per l’assegnazione automatica del punto.
Con le poche medaglie a disposizione (32), il Taekwondo ha premiato con almeno una medaglia ben 21 paesi, tra cui alcuni che hanno visto per la prima volta in tutta la loro storia un loro atleta su un podio olimpico. Buone notizie dunque sul fronte della mondializzazione del Taekwondo: dopo aver raggiunto le 202 nazioni affiliate (7° posto nella graduatoria mondiale), anche sul lato tecnico continua la costante estensione a macchia d'olio della distribuzione delle medaglie: gli 8 ori sono andati a 8 nazioni differenti, la Corea lascia la vetta delle classifiche a Spagna, Cina, Gran Bretagna, Turchia.
Il grande successo dell’Italia quindi si inserisce in una cornice che il Taekwondo in costante ascesa nel panorama mondiale, con attestati di stima da parte di dirigenti CIO, esperti di politica sportiva internazionale, giornalisti e commentatori.

Purtroppo finiti i festeggiamenti, bisogna subito pensare al futuro. Nel 2014 ci saranno le Olimpiadi giovanili e nel 2016 i Giochi di Rio. Durante questi 46 anni ho preso delle decisioni difficili, cambiando appartenenza a federazioni internazionali e alle sigle differenti che la nostra federazione ha incontrato nella sua storia.. Ho potuto fare queste scelte perché mi avete dato la vostra fiducia e ringrazio con cuore e in modo particolare mio fratello e collega Mo Young Ghil Park che mi ha seguito per oltre 40 anni dando il suo supporto tecnico.

E il 2016 sarà l'anno del 50° anniversario del Taekwondo Italiano e spero tanto di festeggiare con nuove medaglie!!!

Il Presidente
Sun Jae Park